(di Alice Camoni)

Attraverso questa guida ti illustreremo quali sono le principali informazioni che si devono conoscere quando si vuole scegliere una muta per il nuoto, ti daremo dei semplici consigli per indossarla al meglio e ti diremo come averne cura.

le mute usate per le acque libere e per la frazione di nuoto nel triathlon sono diverse da quelle che si usano per le immersioni o per il windsurf, in quanto sono molto più aderenti, elastiche e caratterizzate da un tessuto liscio che permette un miglior scorrimento dell’acqua. quindi le caratteristiche della muta da nuoto sono diverse da quelle di mute utilizzate in altri sport acquatici.

Atleta esce dall'acqua con muta nuoto Zone3

Quando usare la muta nuoto?

Il regolamento federale definisce le temperature dell’acqua alle quali l’utilizzo della muta è obbligatorio, facoltativo o vietato.

Per quanto riguarda il triathlon, quando l’acqua supera i 20 gradi l’utilizzo della muta è vietato, quando la temperatura è compresa tra i 14 e i 20 gradi è facoltativo, mentre quando è tra i 13 e i 14 gradi è obbligatorio. (si ricorda che se la temperatura dell’acqua è inferiore ai 13 gradi la gara viene annullata).

Nelle gare di nuoto in acque libere, invece, quando l’acqua supera i 20 gradi l’utilizzo della muta è vietato, quando la temperatura è compresa tra i 18 e i 20 gradi è facoltativo, mentre quando è tra i 16 e i 18 gradi è obbligatorio.

A cosa serve la muta?

La muta da triathlon e da acque libere serve a:

  • isolare dall’acqua fredda; il neoprene, il materiale che costituisce le mute, intrappola un sottile strato di acqua, che, a contatto con la pelle dell’atleta, si riscalda e isola il corpo dall’acqua fredda. Con acqua sotto i 20° C si consigliano mute a spessore variabile tra i 2.0 e i 5.0 mm, sopra i 20° C vanno bene anche mute da 2.0 mm;
  • consentire una maggiore velocità e un miglior galleggiamento. Se le gambe tendo ad affondare si consiglia di scegliere una muta multi densita con uno spessore maggiore sulle gambe;
  • se nuotate in mare le mute a maniche lunghe possono fornire una maggiore protezione dalle meduse, mentre quelle senza manichegarantiscono una maggiore libertà di movimento.

Come e' fatta una muta? Quali sono i principali materiali?

Esistono due differenti modelli di mute per il nuoto: alcune hanno le maniche lunghe, per consentire la massima galleggiabilità,mentre altre sono senza maniche ed offrono la massima ampiezza di movimento ma un’inferiore galleggiabilità.

Lo spessore delle mute nuoto è compreso tra 1,5 mm e 5 mm; i tessuti con uno spessore minore conferiscono alla muta un’elevata elasticità, ma un basso isolamento termico, mentre i tessuti con uno spessore più elevato consentono un galleggiamento maggiore.

Le mute più costose e usate da atleti di alto livello sono costituite da spessori differenziati sulle diverse zone del corpo; il tessuto risulta, infatti, più spesso sul busto e sulle gambe, in modo da garantire all’atleta un elevato galleggiamento e isolamento termico, mentre è più sottile lungo le spalle e le braccia, in modo da assicurare la massima libertà dei movimenti.

Alcune mute sono inoltre realizzate con sacche d’aria integrate nel neoprene, che conferiscono all’atleta un galleggiamento ancora superiore; questa alternativa è, tuttavia, sconsigliata per chi è magro o ha poca massa muscolare, in quanto un eccessivo galleggiamento renderebbe poco efficace l’assetto in acqua dell’atleta e la sua gambata.

Per quanto riguarda, invece, i materiali, è possibile trovare altre formule brevettate rispetto al classico neoprene, come:

  • dolphin speed, neoprene con rivestimento in silicone;
  • smoothly skin, neoprene elastico dalla densità media;
  • super float, neoprene altamente denso e galleggiante;
  • full duraprene, neoprene altamente denso e flessibile;
  • jy aqua stretch, muta con rivestimento interno per migliorare la vestibilità;
  • hp super coated, muta elastica molto idrodinamica.

Cosa deve garantire una muta?

  • isolamento termico; solitamente più il neoprene è spesso più la muta è in grado di isolare il corpo dall’acqua fredda dell’esterno. ricorda, inoltre, che meno la muta è attillata e più acqua entrerà al suo interno, comportando un effetto di raffreddamento;
  • galleggiabilità; la galleggiabilità è data dallo spessore del neoprene. tuttavia, le mute con un elevato spessore di neoprene potrebbero ostacolare i movimenti dell’atleta, ed è quindi importante trovare il giusto equilibrio tra flessibilità e galleggiabilità;
  • flessibilità; le mute devono poter consentire tutti i movimenti delle spalle e delle gambe e devono essere sufficientemente elastiche in modo che parte dell’energia della bracciata non venga usata per vincere la resistenza della muta. (ricorda che la muta da asciutta è meno elastica rispetto a quando è bagnata);
  • riduzione della resistenza dell’acqua; alcune mute sono rivestite da materiali che le rendono più scivolose e lisce, in modo da ridurre al minimo l’attrito dell’acqua;
  • peso; durante una gara, più la muta è leggera e meglio è; anche in questo caso è fondamentale indossare una muta che sia della taglia giusta, per evitare di trasportare acqua accumulatasi nei punti in cui la muta non veste correttamente.

Come capire se la muta e' giusta per te? Come deve vestire?

  • le due caratteristiche fondamentali da tenere in considerazione quando si vuole acquistare una muta per il nuoto in acque libere o per il triathlon sono la taglia e la vestibilità; la muta deve, infatti, diventare come una seconda pelle e se queste due caratteristiche non vengono soddisfatte sarà inutilizzabile in gara;
  • la muta deve adattarsi perfettamente al corpo, senza risultare eccessivamente stretta e comprimente;
  • non si devono creare pieghe e non deve esserci materiale in eccesso;
  • le estremità (polsi e caviglie) devono essere il più aderenti possibile, in modo da impedire all’acqua di entrare, mentre al livello del collo la muta non deve essere eccessivamente stretta, per non dare all’atleta una sensazione di soffocamento;
  • sul torace la muta non deve comprimere troppo, in quanto, durante la gara, bisogna essere in grado di respirare senza costrizione.

Come indossare una muta

Indossare una muta richiede molto tempo e pazienza. Prima di indossare una muta ricorda di:

  • assicurarti di avere le unghie corte; le unghie lunghe potrebbero infatti distruggere il neoprene;
  • asciugarti bene; indossare una muta quando si è bagnati comporta, infatti, il doppio del tempo e della fatica;
  • di applicare sul corpo uno strato di lubrificante anti-abrasione, che renderà molto più facile mettere e levare la muta.

Per indossare una muta:

  • infila i piedi nei fori di uscita; poi tira la muta prendendo di volta in volta piccole porzioni di tessuto, per evitare di rompere il neoprene;
  • quando hai tirato la muta fino al ginocchio, continua a farla salire fino al petto;
  • quando la muta si trova in corrispondenza del petto, infila le braccia una alla volta, cercando di prendere sempre poco tessuto;
  • chiudi la zip tenendo la cinghia attaccata alla cerniera e assicurati di aver bloccato la chiusura in velcro;
  • prova a muoverti e a girare le braccia per assicurarti di avere la massima libertà nei movimenti e stira le pieghe che si sono formate nei punti in cui il neoprene non ha aderito alla pelle.

Trucchetto: prima di infilare la muta, fai scorrere la cerniera per circa un centimetro: così sarà più facile tirare su la zip quando avrai indossato la muta!

Come avere cura della muta

  • dopo ogni utilizzo risciacqua la muta con acqua fredda, senza usare prodotti;
  • per farla asciugare non usare fonti di calore, ma appendila per una giornata in modo che possa asciugarsi all’aria e, il giorno dopo; rovesciala e ripeti l’asciugatura per l’altro verso.

Il miglior modo per conservare una muta è quello di appenderla in un guardaroba oppure di stenderla su una superficie piana; in alternativa è possibile anche piegarla, anche se si rischierebbe di deformare alcune zone se la si tiene piegata per lunghi periodi di tempo.

Migliore muta

I marchi che producono mute nuoto sono molti e tutti più o meno validi. le mute tyr e quelle aqua sphere sono presenti sul mercato italiano praticamente da sempre, ma sono ottime anche le mute zone3, un marchio inglese relativamente nuovo. comunque indipendentemente dal marchio l'importante è che:

  • la muta non blocchi l'atleta nei movimenti. la muta non deve essere un'armatura medievale e l'atleta deve sentirsi a suo agio quando la indossa. a tal fine sono ottime le mute multidensità che hanno uno spessore differente a seconda della zona del corpo;
  • per le gare FIN o FINA in acque libere fate bene attenzione al regolamento su come e quando utilizzare la muta. informatevi sulla eventuale omologazione delle stesse e per non sbagliare meglio acquistare mute già omologate se avete intenzione di gareggiare;
  • fate attenzione alla qualità delle cerniere, e alle rifiniture della zona collo e della zona ascelle (per le mute smanicate). una muta perfetta ma con una cerniera che si rompe dopo qualche utilizzo o si inceppa mentre la si calza è una bella seccatura. la zona collo, così come le ascelle possono essere soggette ad abrasioni.
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